SEZIONE YOGA&FILOSOFIA: La meditazione yogica: caratteri e finalità


Qualcuno ha detto che “meditare è guardare in profondità nel cuore delle cose” .  Sinonimo in Occidente di pensiero e di riflessione, la meditazione nasce dalla cultura orientale e significa proprio, al contrario, assenza di pensiero. La meditazione, dhyana, "madre" della contemporanea mindfulness  (benché molto più ampia ed esaustiva di quest'ultima, in termini di tecniche e di conoscenza),  e’, come noto, una delle otto membra costitutive nello e dello yoga classico tradizionale, appartiene al Raja yoga (lo Yoga Regale), ed è il fine dello yoga stesso. 


Yoga e’ infatti, come asserisce l’antico Maestro Patanjali negli Yoga Sutra: “citta vrtti nirodhah”, ossia “l’arresto del vortice mentale”, di quel chiacchiericcio continuativo ed ininterrotto, emozionale e razionale, che facciamo in continuazione, e che ci crea stress e ansia, situazioni emotive oggi sempre più diffuse,  che purtoppo non risparmiano nemmeno, ormai, i bambini più piccoli. La mente, sempre proiettata tra il passato e il futuro con il flusso dei suoi pensieri e delle sue emozioni,  per l'India è un cucciolo di tigre da “aggiogare” amorevolmente attraverso lo yoga, di cui la meditazione è parte essenziale costitutiva.  Mediante le svariate tecniche plurimillenarie  sperimentate dagli antichi yogi ed arrivate come conoscenza fino a noi mediante gli antichi lignaggi dei Maestri tradizionali, la meditazione può così far lasciar andare i pensieri e risolvere tali emozioni negative e disagianti, apportando salute e benessere al praticante. 

Ci sono, come noto, "tipi" diversi di meditazione, atti a svelare quel 90% dei pensieri inconsci che costituiscono la nostra mente ordinaria, impedendole, in termini di terzo "kosa", ossia di terzo involucro che,  come recita il Vedanta  “abbiamo”, di guardare la vera Realtà che per essenza ci costituisce e di cui invece “siamo”.  Meditare dunque ci offre la possibilità di metterci in contatto con i nostri pensieri più profondi, inconsapevoli e reconditi, spesso auto-boicottanti, al fine di renderli consapevoli e risolverli  e, allo stesso tempo, ci offre la possibilità  di disvelare a noi stessi il sé interiore che si cela in noi, nel silenzio e nel non pensiero. Nelle sedi operative del nostro Centro di Yoga (Centro Yoga Namaste’ ) di Gioia Dei Marsi (AQ) e di Pineto (TE), potete trovare corsi  collettivi e individuali di meditazione, sia di “suggestione” ( legati direttamente alla prima possibilità) sia di “conoscenza” ( legati alla seconda possibilità) per chiunque volesse conoscersi inconsciamente, in profondità e poi “veramente”nella sua vera essenza. …In caso contrario, come ben ebbe modo di osservare Jung, i pensieri e le emozioni più recondite, se non trasformati da inconsci a consci, governeranno le nostre vite e noi lo chiameremo destino! Hari Om Tat Sat !

di Yoga Siromani Sarasvati Graziella Di Salvatore

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